MAYBE – Moving into adulthood

Diventare adulti in un mondo incerto

Questo l’oggetto di studio del progetto MAYBE: “Moving into Adulthood in uncertain times: Youth Beliefs, future Expectations, and life choices between changing social values and local policy initiatives“.

Attraverso un approccio multimetodo che comprende analisi secondaria, survey con studenti, studi di caso e laboratori territoriali, MAYBE analizzerà il ruolo dei valori nella transizione all’età adulta.

MAYBE è un progetto di durata triennale finanziato da Fondazione Cariplo (Bando Ricerca sociale e umanistica 2021).

La ricerca sarà focalizzata sul ruolo dei valori nel processo di formazione delle preferenze circa l’uscita dalla casa dei genitori dei giovani italiani, con una attenzione specifica all’interazione tra valori e contesto istituzionale.

In collaborazione con AnciLab saranno realizzate azioni di comunicazione e disseminazione finalizzate a coinvolgere i policy maker e favorire la trasferibilità dei risultati della ricerca nelle politiche locali. 

Team di ricerca

Simona Guglielmi (Principal Investigator), Ferruccio Biolcati Rinaldi, Rossella Bozzon, Eralba Cela, Maria Tullia Galanti, Nicola Maggini, Francesco Molteni, Giuliana Parente, Andrea Turkovic, Gonzalo Franetovic, Alice Sanarico, Ester Bonomi.

Il tema di ricerca: la lenta transizione all’età adulta

Tempi e modi dell’uscita dei giovani italiani dalla casa dei genitori sono temi sempre più ricorrenti nel dibattito pubblico. Negli ultimi anni, oltre al tema del “ritardo” dei giovani italiani rispetto ai coetanei europei si è aggiunto quello della ripresa delle emigrazioni giovanili.

Nel 2019 il 64% dei giovani italiani tra i 18 e i 34 anni viveva con almeno un genitore, quota che pone l’Italia ai primi posti a livello europeo. Al tempo stesso, tra chi esce dalla casa dei genitori, è aumentata nel tempo la quota di chi emigra, sia all’interno che al di fuori dei confini nazionali. Gli espatri sono passati da 39.000 nel 2008 a 117.000 nel 2018 (il 40% dei casi aveva tra i 18 e 24 anni). 

In letteratura, lasciare la casa dei genitori è stato a lungo considerato come uno dei passi principali nella transizione all’età adulta, con conseguenze che non impattano solo sulle biografie individuali, ma anche sugli scenari demografici e sulle sfide cui far fronte nel prossimo futuro. Al tempo stesso, poiché la transizione all’età adulta è diventata più lunga e individualizzata e la prefigurazione del futuro sempre più incerta, gli studi sui giovani hanno via via evidenziato che il “ritardo” cui assistiamo può essere letto come uno dei segnali del cambiamento di soggettività dei giovani contemporanei rispetto alle generazioni precedenti.

Cambiano i percorsi di transizione all’età adulta, ma anche il sistema di valori e priorità che orienta e sostiene le scelte di vita. Un cambiamento di significati, con nuove concezioni dell’adultità, che si intreccia con il perdurare di meccanismi di disuguaglianza che determinano in gran parte modi e tempi del passaggio da una situazione di dipendenza dalla famiglia a una di autonomia o interdipendenza.

Le domande di ricerca

In che modo i valori dei giovani influenzano modi, tempi e concezioni della loro transizione all’età adulta? E in particolare come influenzano la scelta di rimanere o uscire dalla casa dei genitori? Che ruolo giocano nella formazione delle preferenze circa l’uscita di casa, non solo gli orientamenti valoriali individuali ma anche i valori e le aspettative dei genitori e del gruppo dei pari? La relazione tra valori e preferenze/comportamenti è stabile nel tempo o varia in base alle esperienze vissute dai giovani (ad esempio il passaggio da studente a lavoratore, una esperienza all’estero, …)? Infine, in che modo vivere o meno in un contesto istituzionale attento ai giovani (in termini di servizi e progettualità dedicate) può influenzare la relazione tra orientamenti valoriali e scelte di vita?

In base alla letteratura di riferimento, gli orientamenti valoriali che saranno presi in considerazione afferiranno ai seguenti ambiti: Individualism vs. collectivism; Religious and ethno-national values; gender and family values; political values. Al tempo stesso, si terrà conto di due importanti fattori di stratificazione sociale e differenziazione culturale: l’origine etnica e il genere. Ai fini dell’indagine, il contesto istituzionale sarà definito dall’insieme dei servizi e progetti per i giovani offerti a livello comunale e/o distrettuale. 

Il disegno di ricerca

La ricerca proposta, al fine di studiare in profondità i meccanismi che mettono in relazione valori, scelte di vita e contesto istituzionale, si concentra sulla sola Lombardia e sulla fascia di popolazione giovanile da poco maggiorenne e alle prese con alcune scelte caratterizzanti la prima fase della transizione (scelte di studio e/o lavoro post-diploma). Scelte che inevitabilmente si intrecciano con le preferenze circa il rimanere o meno a casa con i genitori.

Il progetto si articola in tre modalità principali. In primis, un’attenta ricostruzione del fenomeno demografico oggetto di studio, con particolare attenzione all’evoluzione temporale dello stesso, alle relazioni con determinati pattern valoriali e alle eventuali differenze tra giovani nativi e con background migratorio.

In seguito, il cuore analitico del progetto sarà basato su una survey ad hoc somministrata prima della maturità ad un campione rappresentativo di circa 3000 studenti lombardi e ripetuta a circa un anno di distanza. Questo disegno permette non solo di poter confrontare aspettative ed effettivi comportamenti, ma anche di andare a valutare empiricamente gli effetti dei diversi contesti (incluso il setting istituzionale e di policy) quali la classe, la scuola, il comune o la provincia di riferimento. In parallelo a ciò, verrà effettuata una valutazione qualitativa degli interventi di policy a livello locale mediante l’identificazione di interventi benchmark e quattro studi di caso.

È previsto inoltre un piano di disseminazione e comunicazione che coinvolgerà la comunità scientifica, la società civile e i policy maker.

Per informazioni contattare Simona Guglielmi.

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