La luce in fondo al tunnel tra riduzione dei contagi e timori per l’economia. I dati del quinto rapporto ResPOnsE COVID-19

Pubblicato il quinto rapporto ResPOnsE COVID-19

A sei mesi dalla individuazione dei primi due casi di Covid-19 in Italia (due turisti cinesi allo Spallanzani di Roma, 30 gennaio 2020), la vita degli italiani è cambiata radicalmente: la pandemia ha innescato un processo di cambiamento sociale rapidissimo che ha influenzato i comportamenti quotidiani, le opinioni e i giudizi dei cittadini.

ResPOnsE COVID-19 si pone l’obiettivo di monitorare e comprendere questi cambiamenti.

Questi i punti salienti dell’indagine:

  • Dal punto di vista sanitario i segnali sono incoraggianti, ma il quadro economico rimane critico: la riduzione della percezione del rischio di contagio non attenua i timori sulle conseguenze economiche della crisi.
  • La pandemia del Coronavirus si impone come esperienza collettiva che non risparmia nessun settore e nessun territorio del paese, al pari delle guerre mondiali, della crisi del 1929 o della caduta del muro di Berlino.
  • Il paese continua a vivere una situazione di estrema incertezza che colpisce soprattutto i settori più vulnerabili della società italiana: donne, lavoratori precari, territori meno economicamente sviluppati.
  • Dopo oltre 100 giorni dall’inizio del lockdown, torna una certa normalità nelle attività fuori dalle mura domestiche.

Comportamenti e adesione alle misure di contenimento del virus

  • #iorestoacasa ha funzionato: la risposta degli italiani nelle prime fasi del lockdown è stata estremamente disciplinata, con una adesione altissima alle norme di contrasto alla diffusione del contagio.
  • Col passare delle settimane crescono sensibilmente le attività extra-domestiche e le principali misure individuali di contrasto alla trasmissione del virus vengono seguite di meno: si riduce il rispetto del distanziamento sociale, l’uso della mascherina e il lavaggio delle mani.
  • Cresce l’insofferenza verso la limitazione delle libertà individuali (movimento, incontro e privacy).

Giudizio sulle misure prese dal governo

  • Il giudizio sulle misure anti-coronavirus prese dal governo rimane positivo; meno positivo invece il giudizio sulle misure economiche.
  • Da maggio, gli italiani sono tornati a chiedere il mantenimento o addirittura un inasprimento delle misure anti-coronavirus.
  • Gli intervistati mantengono una opinione equilibrata su quale debba essere la priorità del governo, con una posizione intermedia tra salvaguardia della salute pubblica e rilancio dell’economia nazionale.

Percezione del rischio per la salute, il lavoro e l’economia: Col miglioramento della situazione sanitaria, si riduce la percezione del rischio di contagio, ma  in tutto il paese, da nord a sud, i cittadini temono le conseguenze economiche della crisi.

 La fiducia nelle istituzioni

  • La fiducia degli italiani nel Parlamento nazionale rimane bassa e addirittura diminuisce durante il corso della crisi
  • Cresce invece la fiducia nell’Unione Europea, la cui immagine migliora agli occhi dei cittadini italiani
  • La pandemia si impone come esperienza di crisi collettiva: molti conoscono persone che sono morte a causa del Covid-19 o che sono state ricoverate o messe in quarantena
  • 4 italiani su 5 ritengono che la situazione dell’economia sia peggiorata dall’inizio della pandemia

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