Pubblicato il quarto rapporto ResPOnsE COVID-19
Il quarto rapporto si basa su oltre 12.000 interviste raccolte quotidianamente a partire dal 6 aprile su un campione che rispecchia la composizione della popolazione italiana maggiorenne. I dati mostrano come in Italia le donne abbiano pagato un prezzo più alto al Coronavirus, sia nella sfera lavorativa che in quella familiare. Questo si riflette anche in un più accentuato disagio psicologico delle donne durante la crisi e in un loro atteggiamento più cauto nelle preferenze su come contrastare la pandemia.
Questi i punti salienti rilevati dall’indagine
L’impatto della crisi sul lavoro e il prezzo pagato dalle donne lavoratrici
- Durante il lockdown, molti hanno smesso di uscire di casa per recarsi sul luogo di lavoro. Questo è avvenuto soprattutto per le lavoratrici: nelle prime fasi della crisi, circa l’80% ha smesso di recarsi al lavoro.
- Gradualmente le attività sui posti di lavoro sono riprese. Tuttavia, la percentuale di donne che ha ripreso il lavoro abituale rimane più bassa di quella degli uomini.
- Le lavoratrici autonome sono quelle che hanno percepito più forte il rischio di perdere il lavoro.
I costi della crisi nella vita domestica
- Durante il lockdown, tra le donne aumenta il lavoro domestico e di cura dei bambini e diminuisce la capacità di contribuire al reddito familiare.
- La percezione che la crisi abbia favorito una maggiore condivisione dei compiti domestici nella coppia è più frequente tra gli uomini che tra le donne.
Il disagio psicologico
- Nel periodo della crisi, le donne sono sistematicamente meno felici degli uomini.
- Le donne manifestano una condizione di maggiore vulnerabilità psicologica e accusano più frequentemente sintomi di depressione, nervosismo e solitudine.
- Queste condizioni migliorano con l’allontanarsi del picco della crisi.
La risposta delle donne alla crisi
- Le donne risultano essere più inclini degli uomini a conformarsi alle misure di contrasto alla diffusione del virus (distanziamento sociale, utilizzo della mascherina).
- Rispetto agli uomini, le donne sono più caute sul da farsi.
- In proporzione crescente, chiedono al governo di mantenere o intensificare le misure di contenimento del contagio.
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